Sravanabelagola il cui nome significa “Monaco del Lago Bianco” e anche conosciuto come “lo stagno bianco dello Sravana” è così denominato con riferimento all’immagine colossale del monacojainista del luogo. Questa località è uno dei più popolari centro di pellegrinaggio Jain nel sud dell’India,nota per la sua statua monolitica colossale di Gomateswara, sulla cima di una collina. Sravanbelagola èa una distanza di 93 km da Mysore, a 49 km da Hassan e a 158 km da Bangalore.Ci sono due colline, Chandragiri (Chikkabetta) e Vindyagiri. Sulla Chandragiri Hill – la collina più piccola la storia narra che l’ultimo shruta-kevali, Bhadrabahu Swami, e il suo allievo, Chandragupta Maurya (ex re), si crede abbiano meditato qui. Il tempio che è stato eretto il Chandragupta Basadi, è stato dedicato all’imperatore Chandragupta Maurya, fu originariamente costruita dall’imperatore Ashoka nel terzo secolo a.C. La collina di Chandragiri conserva anche memoriali di numerosi monaci e shravakas, che hanno meditato qui fin dal V secolo d.C. , tra cui l’ultimo re della dinastia Rashtrakuta di Manyakheta. La statua monolitica di 57 piedi (17,5 m) del Bhagavan Gomateshwara Bahubali si trova sulla collina di Vindyagiri Hill, e l’ascensione avviene per mezzo di 500 gradini molto ripidi che permettono di accedere a questo tempio. Arrivati sopra si gode di una spettacolare vista sul quartiere e sulla cittadina. Si tratta secondo alcuni della più grande statua di pietra monolitica del mondo scolpita da Aristenemi nel 981 d.C. e fu eretta da Chamundaraya, un generale del re Gangaraya. La base della statua ha un iscrizioni in Kannada e Tamil, così come la più antica testimonianza scritta di Marathi, risalente al 981 d.C. L’iscrizione loda il re Ganga che ha finanziato lo sforzo, e il suo generale Chamundaraya, che vi eresse la statua per sua madre.Bahubali era figlio del grande imperatore Vrishabheva che diventò il primo tirthankar (profeta) jainista, Adinadh. Bahubali e suo fratello Bharatha si disputarono tenacemente il diritto di succedere al padre, ma, ormai vicino alla vittoria, Bahubali si rese conto della futilità di questa contesa e rinunciò al regno. Abbandonata la vita mondana, si ritirò nella foresta dove, in completa solitudine, inizio a meditare fino a quando raggiunse l’illuminazione. Attorno alle gambe della statua sono avvolte delle viti e ai sui piedi c’è un formicaio, segni di un profondo distacco dal mondo. Ogni dodici anni, migliaia di devoti si radunano qui per effettuare la Mahamastakabhisheka, una cerimonia spettacolare, durante la quale l’immensa statua è bagnata con latte, ricotta, burro chiarificato, zafferano e monete d’oro. Il prossimo festival Mahamastakabhisheka si terrà nel 2018. Aperto tutti i giorni dalle 6 alle 18.15, sappiate che dovrete lasciare le scarpe alla base della collina e salire scalzi o con dei calzini – visto che con il caldo i scalini diventano bollenti -. Se volete in alternativa potete farvi trasportare da un dholi ( portantina) per circa 200-250 rupie (trattate). Nella cittadina ci sono anche altri templi interessanti che avendo tempo a disposizione possono meritare una visita. Sulla Chandragiri Hill la collina più piccola ospita il Chandragupta Basti si dice eretta dall’imperatore Ashoka. Un altro tempio caratteristico è il Bhandara Basti in stile Hoysala che è il tempio più grande della città